
Alimentazione e Sport nel Cardiopatico
E’ noto che un corretto stile di vita basato tra l’altro su una corretta alimentazione e su un’adeguata attività fisica può essere utile nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle cardiopatie ischemiche, quindi è consigliabile sia nei sani che nei malati.
Ma anche in altre cardiopatie un peso corporeo ottimale, il contrasto dei fenomeni aterosclerotici evolutivi e dell’ipertensione arteriosa, la riduzione dei fenomeni infiammatori cronici possono essere utili, in associazione alla terapia farmacologica adeguata, se non altro a migliorare la qualità di vita. Diversi studi hanno dimostrato che dieta ed esercizio fisico possono agire da soli ma soprattutto in associazione su tutti questi aspetti. Il peso corporeo e in particolare le riserve di grasso dipendono dall’equilibrio tra le calorie apportate con il cibo e la spesa energetica per il metabolismo di base e l’attività motoria in casa e fuori. Il controllo del livello nel sangue dei grassi (colesterolo e trigliceridi) attraverso l’alimentazione e l’effetto positivo dell’esercizio fisico sulla parete dei vasi contrastano i processi aterosclerotici a livello miocardico e globale riducendo il lavoro cardiaco. Alcuni tipi di alimenti, in particolare frutta e verdura, che contengono polifenoli hanno attività antiossidante e con l’esercizio fisico adeguato riducono l’infiammazione cronica contrastando lo sviluppo di processi degenerativi che possono complicare ulteriormente il quadro clinico del cardiopatico e la sua qualità di vita.
La dieta
Innanzitutto, per il cardiopatico è fondamentale il controllo del peso corporeo. L’eventuale sovrappeso deve essere corretto perchè il cuore nel tempo viene sovraffaticato dai chili di troppo quindi, questi ultimi, devono assolutamente essere eliminati. La quantità di cibo di conseguenza, deve essere scelta con attenzione.
In ogni caso La dieta deve essere povera in grassi animali perchè essi contengono acidi grassi saturi in quantità eccessiva, mentre sono indicati i grassi come ad esempio l’olio di oliva, se assunto in modiche quantità e soprattutto crudo. Il nostro organismo necessita di acidi grassi insaturi, in particolare oleici, linoleici e linolenici, indispensabili per il suo corretto funzionamento.” Il pesce, in particolare il pesce azzurro per il suo contenuto di acidi grassi di tipo omega 3, e le lecitine della soia, aiutano lo smaltimento del colesterolo cosiddetto “cattivo”, killer delle nostre coronarie ed arterie in generale, a favore di quello “buono”. I cibi integrali sono utili perché le fibre di cui sono composti, riducono l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri aumentando la peristalsi intestinale e favorendo una flora microbica ottimale. A prescindere dai valori della pressione arteriosa, normale o alta, è comunque consigliato limitare l’apporto di sale.
E’ importante anche idratarsi correttamente assumendo non meno di 1,5 litri di acqua al giorno, in quantità non superiori ai 150-200 ml (1 bicchiere) alla volta, per garantire un il funzionamento ottimale di tutte le cellule in particolare quelle cardiache e lo smaltimento appropriato dei composti tossici del metabolismo.
Per quanto riguarda la modalità di assunzione del cibo, è consigliato dividere l’apporto calorico in più pasti: colazione, pranzo, cena e gli spuntini di metà mattina e pomeriggio a base di frutta fresca. I pasti se sono poco abbondanti e facilmente digeribili non impegnano eccessivamente l’apparato digerente e di conseguenza anche il cuore fatica meno.
L’attività fisica
L’attività fisica, come la dieta, svolge un importante ruolo preventivo ed ha anche un ruolo terapeutico in caso di patologie cardiovascolari. Consigli ed indicazioni non sono facili da dare. Bisogna non dimenticare che la principale causa di non idoneità e controindicazione alla pratica sportiva sono proprio le malattie cardiovascolari. Il cardiopatico deve rivolgersi obbligatoriamente ad uno specialista, sottoporsi agli accertamenti necessari a valutare quanto sia ancora funzionante l’apparato cardiocircolatorio e fino a dove può essere spinto. Per il cardiopatico l’attività fisica prescritta deve essere considerata come un farmaco, un farmaco che deve essere assunto regolarmente ed alla giusta dose perché sia efficace e non dannoso. Come per un farmaco, un sovradosaggio può essere pericoloso per la salute, un sottodosaggio poco utile.
Inoltre, attenzione al clima! Per il cardiopatico è sconsigliata l’attività fisica in condizioni climatiche estreme, soprattutto in caso di caldo umido, o temperature molto basse, anche se dal freddo ci si può proteggere con un abbigliamento adeguato.
Le attività fisiche consigliate sono quelle aerobiche: camminare, pedalare, correre, nuotare da scegliere in funzionale della cardiopatia e della gravità della stessa. La frequenza deve essere almeno a giorni alterni, quindi 3-4 volte alla settimana e la durata non inferiore ai 20 minuti. L’intensità, ad esempio se camminare piuttosto che correre, deve essere decisa dal medico specialista, in funzione delle condizioni cardiovascolari del soggetto e tale indicazione deve essere rigorosamente rispettata. Per dosare l’intensità dell’attività fisica, oggi si possono utilizzare i cardiofrequenzimetri ed i fitness tracker. Si consigliano i modelli in commercio che utilizzano la fascia toracica per misurare la frequenza cardiaca rispetto a quelli con orologio da polso perchè più pratici da posizionare e più precisi. Ma possono essere utili anche attività con piccoli pesi o esercizi a corpo libero. Esercizi di stretching possono essere compatibili anche con le cardiopatie più gravi.
Indicazioni per la dieta
- Ridurre il consumo di sale e di tutte quelle sostanze dall’alto contenuto di sodio (dadi da brodo, salse, condimenti pronti)
- Preferire cotture al vapore o al forno per carne,pesce e verdura. Evitare le fritture.
- Utilizzare per i condimenti grassi di origine vegetale (olio extra vergine di oliva) invece che animale (burro, strutto, lardo, bacon, panna).
- Inserire nella dieta il pesce almeno 3 volte alla settimana
- Aumentare il consumo di verdura e frutta per le loro proprietà alcalinizzanti e antiossidanti
- Scegliere latte e yogurt scremati.
- Ridurre il consumo di insaccati come mortadella, salame e wurstel, prediligendo bresaola, prosciutto crudo e cotto (privati del grasso)
- Ridurre l’assunzione di bevande alcoliche e molto zuccherate
- Bere acqua in quantità corretta quotidianamente.
- Fare attività fisica in modo sistematico in funzione delle proprie capacità e del grado di malattia