
Quando iniziare a correre?
Il podismo può essere iniziato a qualsiasi età. La qualità e il livello della performance raggiungibili ovviamente variano a seconda del momento in cui è si cominciato, in particolare a quale età, e dalle condizioni e caratteristiche del soggetto.
Sicuramente è un’attività che può essere proseguita fino ad età avanzata con grandi benefici dal punto di vista cardiovascolare e in generale della salute.
Andando avanti con gli anni, dai 35/40 in poi, è fondamentale sottoporsi a controlli medico-sportivi iniziali, per valutare l’idoneità ad intraprendere questo tipo di attività in sicurezza, sia dal punto di vista cardiovascolare che ortopedico, da ripetere poi annualmente, per valutare l’effetto dell’allenamento e la reazione dell’organismo. Sconsiglio l’improvvisazione e il “fai da te”. La visita d’idoneità agonistica, ad esempio, è un controllo utile anche per chi non pratica agonismo vero e proprio, perchè valuta l’organismo dal punto di vista cardiovascolare, attraverso la prova da sforzo, la funzione polmonare e fornisce un quadro generale delle condizione fisico-atletiche del soggetto. E’ consigliabile anche un’analisi biomeccanica e posturale, per osservare la qualità tecnica del movimento e valutare eventuali problematiche di asimmetrie a livello del bacino, della colonna e dell’appoggio plantare. Correggere la postura e migliorare il gesto sportivo, dove è possibile, previene l’insorgenza di problematiche osteoarticolari, tendinee e di infortuni come lesioni muscolari, stiramenti ecc.. Per chi corre a livello agonistico, ci sono dei test specifici per i runner, Il test di soglia, ad esempio, valuta la soglia anaerobica e la capacità massimale metabolica dell’atleta, le sue potenzialità e quindi la possibilità di raggiungere determinati risultati.
Prima della partenza è importante effettuare un buon riscaldamento, per iniziare a vascolarizzare i muscoli ad allungare un po’ le articolazioni, soprattutto con lo stretching dinamico, per far sì che il corpo sia pronto a sostenere uno sforzo prolungato. La mancanza di riscaldamento è una delle cause di infortuni successivi. E’ molto importante l’alimentazione, anche nei giorni precedenti alla gara. L’apporto dei carboidrati, cioè la benzina per la performance, deve essere in quantità abbondante, per sostenere lo sforzo fisico prolungato.
Lo stretching serve sia come decondizionamento per lasciare tempo al corpo di tornare ad uno stato di quiete, sia per allungare i muscoli e facilitarne il recupero nei giorni successivi
Non esiste una condizione fisica ottimale o migliore per cominciare a correre, c’è da chiedersi quale è quella che non va bene per iniziare: ad esempio, l’eccesso ponderale. Avere kg di troppo da portarsi dietro a ogni passo di corsa, è una delle cause principali di sovraccarico, soprattutto per le articolazioni degli arti inferiori come le ginocchia e le caviglie. Il consiglio è seguire un periodo di alimentazione regolare e controllata che permetta di perdere peso, prima di iniziare a correre, associando dell’attività fisica che non carichi eccessivamente gli arti inferiori, come la camminata veloce, il nuoto o la cyclette. Poi, quando il peso è tornato sotto controllo, progressivamente, introdurre la corsa. Ovviamente, oltre all’eccesso ponderale, ci sono situazione patologiche che devono metter in guardia, in quanto la corsa è uno sport dall’elevato impegno cardiovascolare. Tutti i soggetti con problemi cardiovascolari, che soffrono di pressione alta e cardiopatie, o con malattie metaboliche come il diabete, o sono affetti da altre patologie che con corsa potrebbero avere un aggravamento, è importante avere un parere del medico specialista per poter incominciare in sicurezza l’attività.
Per quanto riguarda l’alimentazione, la cosiddetta dieta dell’atleta non è detto che debba essere necessariamente costituita da integratori, diete magiche o da formule strane per poter effettuare l’attività sportiva. Si può tranquillamente non seguire le “mode alimentari” del momento, a tutti i costi, perchè in realtà ciò che dà un maggior risultato è un regime alimentare equilibrato, vario, che comprenda tutti i nutrienti che abbiamo a disposizione sul nostro territorio. Quindi, grande varietà di verdure, che con il loro potere basificante aiutano a recuperare più velocemente contrastando l’acidosi che insorge durante l’attività fisica. Poi, un apporto giusto di proteine, che non si trovano solo nella carne, ma anche nella frutta secca, nei legumi e nel pesce, senza necessariamente ricorrere all’assunzione di proteine in polvere o aminoacidi a catena ramificata che, a mio avviso, devono essere assunti solo quando ci sono problemi a raggiungere il fabbisogno solo con la dieta. Non dimentichiamo infine l’idratazione. Molto spesso ci si concentra tanto su quello che si mangia e non si pensa che siamo fatti anche di acqua e che l’acqua è necessaria per la contrazione muscolare e per il benessere generale del corpo. Un’idratazione non adeguata può avere delle conseguenze negative molto tangibili ed immediate per l’organismo e per la performance.